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URBANISTICA
Referendum sul Piano Regolatore
I monzesi chiedono un referendum sulle scelte urbanistiche della giunta Colombo


Lunedì 4 giugno, presso l'Hotel Falcone, il dott. GiamPietro Mosca, presidente del Comitato Insieme per Monza – Monza per vivere, ha convocato una conferenza stampa, nel corso della quale ha presentato le 5.000 firme dei cittadini monzesi che protestano contro gli sconsiderati progetti urbanistici dell'attuale giunta e chiedono un referendum sulla questione.
Qui di seguito il succo del discorso mentre, per chi lo desidera, è disponibile il comunicato integrale.

Il sindaco di Monza, Roberto Colombo, in campagna elettorale, prometteva che non avrebbe concesso un solo metro quadro alla grande distribuzione mentre oggi vuole il maxi centro commerciale del Rondò dei Pini; prometteva l'attuazione del PRG Benevolo mentre oggi lo stravolge con la quarta variante.

Noi sosteniamo che lo sviluppo dei grandi ipermercati (quello del Rondò dei Pini ed un altro, che sembra lo stesso gruppo Auchan abbia in animo di aprire a due chilometri dal primo, sul confine fra Cinisello e Monza, ndr) avverrà a spese del piccolo e medio commercio locale e della viabilità di una delle strade che già oggi è tra le più trafficate d'Italia.
Diciamo che se l'attuale Amministrazione riuscisse a realizzare ambedue le manovre, A.d.P. (accordo di programma) sul Rondò e quarta variante, noi avremo oltre 25.000 macchine in più rispetto alle attuali che circoleranno per Monza.
Ribadiamo agli attuali amministratori la richiesta di una politica urbanistica che sia indirizzata alla tutela della salute e della qualità di vita dei monzesi.
Presentiamo 5000 firme di residenti monzesi che hanno sottoscritto il nostro appello contro il centro commerciale ed a favore della salvaguardia del parco di cintura urbana previsto dal PRG Benevolo.
Cinquemila monzesi che si sono schierati contro un altro progetto politico, quello dell'attuale Amministrazione, che rischia di compromettere definitivamente la sostenibilità del nostro ecosistema urbano sotto una colata di cemento e di traffico.
Questi cinquemila monzesi chiedono pertanto, come mezzo al fine, che il Consiglio comunale emani subito il regolamento d'attuazione del referendum perché anche nella nostra città lo strumento della consultazione popolare possa permettere di risolvere in modo democratico e definitivo il nodo della destinazione delle aree che compongono il parco urbano di cintura.

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10 giugno 2001